SETTIMO CONVEGNO NAZIONALE DEI GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDALE
"DAI GAS AI DISTRETTI DI ECONOMIA SOLIDALE"
2-3 giugno 2007, Marina di Massa (MS)
Note di viaggio di alcuni GAStronauti
tra le Biogalassie e non solo…
Carissimi socie e soci GAS(ati) di Torre Spaccata,
il 7° Convegno Nazionale dei GAS a Marina di Massa è stato un’esperienza interessante, stimolante, divertente ed energizzante sotto diversi profili. Prima di tutto un sentito grazie ad Andrea, Marilena e Maria Grazia, quali preziosi compagni di viaggio e di Biodanza, di allegre facezie e di fruttuosi scambi intellettuali. Sono convinta che si presenteranno ulteriori esperienze così proficue, da condividere anche con il resto di tutti voi, in questo percorso che abbiamo intrapreso e che ci accomuna nel volere essere non solo un gruppo di cittadini/consumatori, critici, responsabili ed eticamente orientati ma anche soggetti attivi capaci di condizionare e indirizzare il mercato verso un’economia che metta al centro le persone e le relazioni umane, la democrazia e la partecipazione, la legalità e la trasparenza, l’ambiente e la salute.
Questo cappello di fatto introduce i temi dibattuti al Convegno (ottimamente organizzato e gestito dal GAS di Marina di Massa).O meglio: introduce le motivazioni di fondo che hanno portato molti GAS, soprattutto del Nord e dell’Emilia - non c’è nulla da fare sono molto più operativi di noi del Sud! - a fare degli enormi salti di qualità in termini di assunzione di responsabilità, organizzazione, ideazione e realizzazione di progetti.
La punta di diamante è stata senz’altro rappresentata dalla realizzazione del DESbri - Distretto di Economia Solidale della Brianza (da cui prende titolo il Convegno). Il Desbri raccoglie una rete di Gas, che sono una ventina per circa 450 famiglie, in tutta la Brianza. I progetti "Spiga e madia", di realizzazione di una filiera corta per la produzione di pane, e "Cambia banda", per l'utilizzo di un operatore telefonico no profit, sono i progetti che il DESbri sta già realizzando.
L’altro progetto, già in avanzata fase di organizzazione, è quello del Gruppo Energia. Si sta ormai costituendo l’Associazione Gas Energia verso il Patto Solidale per l’acquisto collettivo di energia, una spinta verso l’autoproduzione decentrata e condivisa, basata sull’utilizzo di fonti rinnovabili (geotermico, idrico, solare, fotovoltaico, biomasse…) a misura “locale” di ogni singolo territorio, Ci sono già accordi con un nuovo gestore di energia alternativa (La220).
Nel mio gruppo di lavoro, quello sulla Finanza Etica, sono poi venuta a conoscenza dei MAG, Mutua di finanza AutoGestita, società cooperative (al momento 5 in Italia, una sta nascendo a Roma), costituite da persone fisiche e giuridiche, che sostengono l'economia solidale, i sistemi di produzione e scambio innovativi e sostenibili, l'integrazione sociale, il microcredito.
Al Convegno sono intervenuti anche Docenti universitari della Facoltà di Economia di Firenze, che non hanno fatto altro che ribadire quanto la società civile e le sue buone prassi siano oggetto di studio e quindi di formalizzazione teorica: ossia la pratica sopravanza la teoria. Le teorie economiche annaspano e non riescono a stare al passo con la le idee e i progetti innovativi che la società civile elabora e concretizza. Nella cittadinanza attiva ci sono ormai energie creative, competenze, capacità che non hanno bisogno di “docenti” e modelli accademici desueti. I percorsi intrapresi saranno lunghi, complessi e anche faticosi ma le persone partecipanti al Convegno, le loro esperienze e i loro progetti, il loro entusiasmo ci hanno dimostrato che un nuovo mondo è veramente possibile. Non è un’utopia. Basta avere un po’ più di coraggio e fiducia in ciò che si sta facendo dedicando, quindi, un po’ più di impegno alla realizzazione dei nostri sogni.
Paola Landi
Cari soci Gas e Gasati e caro Gaspare di Torre Spaccata,
il 7° convegno dei G.A.S., tenutosi a Marina di Massa, stimolante ed educativo ha evidenziato quanto dei cittadini-consumatori, responsabili ed eticamente orientati possano diventare agenti di trasformazione dell’economia, con la creazione del DESBrianza, i progetti dei distretti di economia solidale, definiti con una battuta, dal docente di economia politica Giovanni Belletti di Firenze, “Gli etti…facciamo pesi?” No, facciamo economia!” che sicuramente un peso arrecherà all’economia del territorio influenzando anche quella mondiale>. Ciò che si persegue sono le tre “E” Etico-Ecologico-Equo.Può esserci un’economia etica equa ed ecologica? Sì se i consumatori diventano produttori, non più consumatori passivi ma protagonisti attivi e responsabili, rispettando le biodiversità ossia la compatibilità ambientale nei processi produttivi; adottando equità di scambi tra produttori-consumatori e trasparenza nei prezzi; applicando le regole volte al rispetto dell’ambiente e dei diritti umani. Tra i progetti del DESB, ampiamente descritti da Paola ci sono “Spiga e Madia”, “Cambia Banda” telefonia a partecipazione del distretto, un progetto d’Energia ed uno di Tessile, e di Finanza. La “Retina” dei gas coordina e favorisce gli scambi attraverso il web.
Il gruppo di lavoro cui ho assistito è il tessile, le difficoltà incontrate dai gruppi è la mancanza d’informazione/formazione e diffidenza nel consumatore GAS, normalmente interessato al biocibo; il tessile coinvolge la moda ed è stata scelta, come capo, una felpa/tipo, usata da tutti, non banale, che poteva rispondere al gusto comune, e rispettare i requisiti delle tre “E”, adottata come simbolo; seguita la narrazione del lavoro che c’è stato dietro, le persone coinvolte ed i passaggi, i contatti con i produttori, con gli stilisti, il risultato finale è un prodotto tutto GAS. Com’è vestire GAS? Vestire GAS è sobrio, utilizzando filati, senza coloranti o sbiancanti chimici, di qualità etica-equa-ecologica con un prezzo finale contenuto ed accessibile. Si stanno attivando per introdurre altri capi d’uso comune.
“Il consumo responsabile è un movimento sociale? Sì, è un modello di consumo sul quale si deve dirigere e che dovrebbe adottare la società”- Luca Bagnoli economista aziendale.
Infine un BIOABBRACCIO, i sorridenti Anja Maluck e Blasco Bonito ci hanno coinvolto in una BIODANZA collettiva eseguita singolarmente ed in coppia, caratterizzata da mimiche che ripetono gesti quotidiani, eseguite con sottofondo di bella musica, protagonisti i nostri corpi e le nostre emozioni…sshhh…in silenzio!Grazie ad Andrea, Maria Grazia e Paola con cui ho condiviso questa (a volte…esilarante) esperienza.
Marilena Oristanio
L’esperienza del 7° convegno nazionale tenutosi a Marina di Massa è stato senza dubbio quanto di più stimolante potesse capitarci in un momento così topico nella vita del nostro gruppo. Aver incontrato tante diverse realtà, con una storia spesso ben più antica della nostra, come quella del gas di Brescia attivo dal 1997, la dice lunga su come questo fenomeno abbia trovato larga diffusione al nord, dove, come già ampiamente descritto dalle mie colleghe gasate, la creazione dei DES (Distretti Economia Solidale) ha permesso un vero e proprio salto di qualità, attraverso la progettazione e la realizzazione di iniziative che non riguardano esclusivamente l’ambito alimentare, (non di solo cassettone si vive) ma che si rivolgono a settori di estrema importanza per noi cittadini/consumatori quali ad esempio l’energia.
Il mio gruppo di lavoro era rivolto alla tutela e fiscalità vale a dire SOSTEGNO ALLO SVILUPPO DEI GAS, dove per sviluppo si intende essenzialmente la trasformazione da gruppo informale ad associazione di promozione sociale o culturale, etc e tutto quanto ne può eventualmente conseguire a livello fiscale.
Dal 2007 lo Stato ha reintrodotto gli elenchi clienti-fornitori, attraverso i quali sarà possibile risalire anche ai gas, realtà finora sconosciuta allo stesso fisco, ed attraverso i quali verranno effettuati dei controlli sul volume di prodotti acquistati dai diversi soggetti interessati.
Senza entrare troppo nel merito tecnico, il lavoro del mio gruppo che ha visto una forte presenza toscana, ma anche laziale… si è incentrato principalmente sull’emendamento all’art. 148 del D.P.R. 22/12/1986 n. 917 (imposta sui redditi), documento realizzato dal gruppo parlamentare Verdi Senato guidato dalla senatrice De Petris, con la fattiva collaborazione della retegas nazionale.
Tra le motivazioni che muovono alla base di tale emendamento vi è innanzitutto la richiesta di un riconoscimento formale dell’acquisto collettivo, per il quale si rende necessaria , una tutela chiara e specifica al riguardo, visto anche il diffondersi del fenomeno; una formalizzazione organizzativa che regoli il regime fiscale di acquisto collettivo e distribuzione ai soci, in quanto attività non commerciali perchè prive del fine lucrativo, e con meri scopi etico e solidaristici.
Qualora questo emendamento venisse approvato andrà sicuramente a costituire una prima affermazione pubblica dell’esperienza dei GAS in quanto soggetti attivi di promozione di un’economia sostenibile, e ne permetterà indirettamente un più forte radicamento.
Queste piccole commissioni non si esauriranno con la chiusura del convegno, ma continueranno a lavorare sull’argomento, tenendosi in contatto virtuale al fine di raggiungere l’obiettivo prefisso, magari prima del prossimo incontro annuale.
La strada è lunga ma la direzione è sicuramente quella giusta, e cominciando dal nostro quartiere tanto si può fare, non mettendosi in competizione con gli altri, ma cercando invece di trarre più beneficio possibile dalla condivisione di momenti ed esperienze comuni, come quelli che abbiamo avuto la fortuna di vivere in questo week-end formativo e di sicuro arricchimento, creando le giuste sinergie, e non avendo timore di impegnarsi in prima persona.
Questo per ribadire semmai ve ne fosse bisogno l’importanza di costituirsi al più presto in associazione, percorso che vi posso assicurare è stato intrapreso dalla maggioranza dei gruppi incontrati , sicuramente da quelli più attivi e propositivi.
Colgo l’occasione per ringraziare a mia volta i compagni di viaggio e soci fin troppo gasati…, a partire dal mezzo di locomozione.. nelle persone di Paola, Marilena e l’impareggiabile Presidente Andrea, con i quali ho avuto modo di scambiare opinioni, punti di vista, annessi e connessi accomunati da una sana allegria a tratti dilagante, ma sempre solidale etica e decisamente biologica…
Avendo ricevuto molti abbracci ne giro volentieri uno a tutti voi.
Maria Grazia Biocca
Ho l’onore e l’onere di chiudere questo prima relazione sul 7° convegno nazionale dei GAS affrontando velocemente alcuni aspetti positivi dell’incontro, già ampliamente descritti dalle mie compagne di viaggio ed alcuni aspetti meno brillanti di questo incontro.
Tra gli aspetti positivi in breve vi segnalo:
la buona organizzazione del convegno curato dal GAS di Massa coadiuvato da tutti i GAS della Versilia (chissà quando saremo capaci anche noi di fare altrettanto a Roma come richiesto da molti gruppi!!).
La presenza di Gruppi storici (es. Rimini, Brianza, Versilia…) che sono passate da forme di organizzazione spontanee ad organismi formalmente riconosciute raggiungendo livelli di interventi sul territorio di ottima qualità. Pensate che il Gas di Rimini interagisce con più di 500 famiglie e la rete della Brianza è riuscita a dar vita ad un DES coinvolgendo, in uno dei suoi progetti, tutti gli attori della filiera del Pane. Questo ci conferma che, da un lato dobbiamo lavorare ancora molto e, dall’altro che, il passaggio ad Associazione di Promozione Sociale è il primo giusto passo sul percorso per un proficuo lavoro sul territorio.
Veniamo ai punti meno brillanti:
La prima e la più evidente è la schizofrenia di molti GAS che parlano da un lato dei DES e dall’altro guardano con orrore a forme di organizzazioni (vedi ONLUS o APS).
Da un lato il voler perseguire la sia pur lodevole ma anche limitata strada del “fai da te” in molti settori (es. i software di gestione, informazione ecc.) e la ritrosia a collaborazioni con Esperti/Professionisti ed Organismi Pubblici (vedi Università) il tutto per il timore di essere inquinati e strumentalizzati. Il pericolo, ovviamente esiste, ma se uno deve imparare a camminare qualche capitombolo lo deve mettere in preventivo.
L’altro aspetto poco edificante è il sinonimo, purtroppo consolidato in molti GAS (soprattutto quelli piccoli), che spontaneismo = democrazia ed organizzazione = oligarchia. Questo purtroppo porta ad un rallentamento nella crescita dei GAS e nell’efficacia della sua politica sul territorio.
Ma fortunatamente questi aspetti “poco brillanti” sono stati limitati e la volontà di proseguire nel percorso iniziato ha fatto si che tutti i gruppi di lavoro (energia, tessile, rapporti con la grande distribuzione, strumenti per la gestione degli ordini, sostegno allo sviluppo dei gas e conoscenza della finanza etica) si siano costituiti in forma permanente al fine di completare e raggiungere gli obiettivi dichiarati.
Ringrazio le compagne di viaggio per lo spirito veramente encomiabile con cui hanno affrontato il convegno e il sano entusiasmo (Gas-ate) con cui sono tornate.
Andrea Valeriani